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Un viaggio tra l'esoterico, il filosofico e l'irriverente e feroce contemporaneo, tra molte città e nel labirinto della memoria e della disumanità. Attraverso un format di scrittura a più lati, due figure - un Poeta e uno Sciamano - interpretano la società d'oggi in un violento attacco a quello che noi chiamiamo "progresso" ed "evoluzione umana". Gli occhi del Poeta vedono la città di New York come esperienza concreta e romantica di tutte le città del passato, del presente e del futuro: unica città mentale rappresentata nel racconto da una splendida donna archetipica, in una molteplicità di attimi sovrapposti e accatastati. Per lo sciamano, invece, la città è la visione di un mondo a lui alieno e per lui totalmente incomprensibile: egli incontra nella mente del poeta, dove provvisoriamente abita, l'uomo moderno e osserva il suo continuo assurdo delirare, doloroso e sconcertante nella sua follia; prende faticosamente coscienza dell'orrore in cui la razza umana è precipitata e non riesce a farsene una ragione sino a perdere il senso della legge naturale.